mercoledì 9 gennaio 2008

Dentro di me hai spalancato una porta...molto tempo dopo mi sono resa conto che non l'avevi davvero compreso...non era come tutte le altre volte. Cosa provassi davvero forse in quel momento non lo sapevo con esattezza, proverò a dirtelo adesso che sei più lontano. Mi hai contaminata. Sei arrivato troppo vicino ai miei organi vitali quasi a farmi morire dissanguata quando poi ti sei allontanato. E se e quando tornerai da me, di me non sarà rimasto più niente...perchè indietro non si torna. Penso a quello che ci siamo lasciati scivolare di mano. Ti ho aspettato per mesi...io respiravo nei soli attimi in cui ti rivedevo e ti riavvicinavi...tu, invece, volevi scappare. Quando ti ho consegnato il mio cuore l'hai stretto tra le mani violentemente e senza tregua. Posso sentire ancora il suono dei tuoi passi verso di me, ma quello che vedo in questa stanza vuota è una donna sola che ha smesso di sperare....


1 commenti:

Giancarlo Guzzardi ha detto...

ciao, scrivo qui perchè queste, credo, sono le tue parole e le preferisco alle parole o alle citazioni di altri.. i sentimenti
-e le ferite- si riconoscono sempre, sono universali, ma forse se non ci fossero i sentimenti non ci sarebbe poesia, che è la voce del desiderio, della passione, dell'amore. Vedo che stai creando un'altro blog; spero che sia un nuovo spazio per te, più libero, più intimo, più tuo.. sono sicuro che sarà così. Mi ha fatto piacere il tuo commento, anche se il mio blog è silenzioso a volte, apprezzo molto un segno del passaggio di qualcuno che magari si sofferma colpito o incuriosito da qualcosa; viceversa sfuggo gli inutili inchini vicendevoli e i commenti ipocriti ed interessati, incomprensibili e fatti solo per "guadagnare share", chissà per cosa poi...
grazie ancora e un abbraccio