sabato 29 dicembre 2007
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ISAB
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21:37
E' una questione di quantità di cose che possono starci in una casa e in un cuore, almeno nel mio dico. Nel mio ci stai tu, e occupi così tanto spazio che scelgo te. Scelgo altre mille volte te, i tuoi occhi e le cose che mi dici le volte che parli. Scelgo di imparare le tue canzoni e di leggere i tuoi libri. Scelgo te e non dovrei, perchè ogni tanto dovrei scegliere me, per vedere che piega avrei preso se tu non fossi mai esistito. E non lo so che piega avrei preso, non sono nemmeno capace di immaginarlo.
La fine dell' amore - Ilaria Bernardin
mercoledì 26 dicembre 2007
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21:57
... A volte è meglio restare all'oscuro, perchè nell'oscurità può esserci la paura, ma anche la speranza...
martedì 25 dicembre 2007
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ISAB
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12:27
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Auguri a chi si è innamorato, quando meno se l'aspettava, ed ecco che ora la vita è tornata a palpitare nelle vene...
Auguri a chi si sente perso, a chi non trova un senso nelle cose che fa e finge di essere felice indossando una maschera con un sorriso di plastica adatto alle occasioni.
Auguri a chi sta qua ma è lontano dalla sua terra, a chi sente nostalgia della sua famiglia, a chi si sente di troppo.
Auguri a chi il Natale lo prende così com'è, senza pensare che è troppo un male o troppo un bene.
Auguri a tutte le persone che in questo anno complesso, bello e difficile mi sono state vicine.
Auguri a chi si ferma a riflettere e non pensa che sia solo tempo perso.
A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon unmore, a chi saluta ancora con un bacio, a chi lavora molto e si diverte di più, a chi va in fretta in auto ma non suona ai semafori, a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne la televisione per fare due chiacchiere, a chi è felice il doppio quando fa a metà, a chi si alza presto per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un bambino e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando è buio. A chi non aspetta Natale per essere Migliore... buon Natale a tutti!!!
A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon unmore, a chi saluta ancora con un bacio, a chi lavora molto e si diverte di più, a chi va in fretta in auto ma non suona ai semafori, a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne la televisione per fare due chiacchiere, a chi è felice il doppio quando fa a metà, a chi si alza presto per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un bambino e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando è buio. A chi non aspetta Natale per essere Migliore... buon Natale a tutti!!!
lunedì 24 dicembre 2007
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03:38
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Testo originale: A pessoa erradaAutore sconosciuto anche se il testo è attribuito a Luis Fernado Verissimo
domenica 23 dicembre 2007
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16:17
Sai... certi amori, quelli sbagliati, sono come le sigarette... meglio smettere... E come fai a riconoscerli?Te ne accorgi quando respiri l'aria pura e te lo senti dentro che è diversa dal fumo, che sa di buono.. E capisci ke è l'aria pura ke vuoi...
Giulia Carcasi - Ma Le Stelle Quante Sono
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04:37
C'è gente che ti calpesta un piede e ti chiede scusa, altra gente invece ti calpesta il cuore e nemmeno se ne accorge....
sabato 22 dicembre 2007
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04:24
"Parlo del desiserio fisico che annebbia la vista e interrompe il respiro al solo guardare la creatura amata, del brivido che ti intirizzisce e ti scioglie al solo sfiorarle una mano, una guancia, sicchè tutto in lei diventa unico e insostenibile, perfino l'odore del suo respiro, il sudore della sua pelle, i suoi stessi difetti che anzichè difetti ti sembrano qualità deliziose: hai bisogno di lei come dell'aria, dell'acqua, del cibo, e in tale schiavitù muori di mille morti, ma sempre per resuscitare, esserle schiavo di nuovo. Parlo della gelosia che svuota le vene all'idea che l'essere amato penetri un corpo altrui, la gelosia che piega le gambe, toglie il sonno, distrugge il fegato, arrovella i pensieri; la gelosia che avvelena l'intelligenza con interrogativi, sospetti, paure e mortifica la dignità con indagini, tranelli, lamenti, facendoti sentire derubato, trasformandoti in poliziotto inquisitore carceriere dell'essere amato. Forse per cerebralismo, coerenza al pricipio che i rapporti d'amore debbano essere scrostati dalle scorie, dei fardelli che a lungo andare li rendono soffocanti, m'ero sempre proibita di provare simili sofferenze per te. (..)Una volta avevo scritto che l'amore non esiste, e se esiste è un imbroglio: che significa amare? Ti amavo. Ti amavo al punto di non poter sopportare l'idea di ferirti pur essendo tradita, e amandoti amavo i tuoi difetti, i tuoi errori, le tue bugie, le tue bruttezze, le tue contraddizioni, il tuo corpo. E forse il tuo carattere non mi piaceva, nè il tuo modo di comportarti, però ti amavo di un amore più forte del desiderio, più ceco della gelosia: a tal punto implacabile, a tal punto inguaribile, che ormai non potevo più concepire la vita senza te. Ne facevi parte quanto il mio respiro, le mie mani, il mio cervello e rinunciare a te era rinunciare a me stessa, ai miei sogni che erano i tuoi sogni, alle tue illusioni che erano le mie illusioni, alle tue speranze che erano le mie speranze, alla vita! e l'amore esisteva, non era un imbroglio, era piuttosto una malattia, e di tale malattia potevo elencare tutti i segni, tutti i fenomeni. se parlavo di te con gente che non ti conosceva o alla quale non interessavi, mi affannavo a spiegare quanto tu fossi straordinario geniale e grande; se passavo dinanzi a un negozio di cravatte e camicie mi fermavo d'istinto a cercare la cravatta che ti sarebbe piaciuta. un amore simile non era nemmeno una malattia..era un cancro!un cancro che a poco a poco invade gli organi interni col suo moltiplicarsi di cellule, il suo plasma vischioso di male, e più cresci e più diventi cosciente che nessuna malattia può arrestarlo, nessun intervento chirurgico può asportarlo, forse sarebbe stato possibile quando era un granellino di sabbia, un chicco di riso, una vocina che grida, un amplesso mentre il vento fruscia tra i rami d'olivo, ora invece non è possibile perchè ti ruba ogni organo, ti divora a tal punto che non sei più te stessa ma un impasto fuso con lui, un unico magma che può disfarsi solo con la morte, la sua morte che sarebbe anche la tua morte, così tu mi avevi invaso e così tu mi stavi divorando, ammazzando." Oriana Fallaci - Un Uomo
venerdì 21 dicembre 2007
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15:19
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Tratto dal libro "Troppo Amore" di Almudenas Grandes
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ISAB
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03:13
Che lui l'abbia "meritato" o meno non ha evidentemente alcun senso. E che tutto ciò comincia ad essermi estraneo, come se si trattasse di un'altra donna, non cambia nulla: grazie a lui, mi sono avvicinata al limite che mi separa dall'altro, al punta da immaginare talora di superarlo. Ho misurato il tempo in modo diverso, con tutto il mio corpo.
Ho scoperto di cosa si può essere capaci, cioè di tutto. Desideri sublimi o mortali, assenze di dignità, credenze e comportamenti che trovavo insensati negli altri, finchè io stessa non ho fatto ad essi ricorso. A sua insaputa, egli mi ha unito ancora più al mondo.
Mi aveva detto "non scriverai un libro su di me". Ma io non ho scritto un libro su di lui, e nemmeno su di me. Ho soltanto trasformato in parole - che certo non leggerà mai, che non gli sono destinate - quel che il suo semplice esistere mi ha arrecato. Una sorta di dono a mia volta elargito.
Quando ero bambina, lusso significava per me pellicce, abiti lunghi, e ville sulla riva del mare. Più tardi, ho creduto che fosse condurre una vita da intellettuale. Mi sembra ora che sia anche poter vivere una passione per un uomo o per una donna.
Passione Semplice - Annie Ernaux
Ho scoperto di cosa si può essere capaci, cioè di tutto. Desideri sublimi o mortali, assenze di dignità, credenze e comportamenti che trovavo insensati negli altri, finchè io stessa non ho fatto ad essi ricorso. A sua insaputa, egli mi ha unito ancora più al mondo.
Mi aveva detto "non scriverai un libro su di me". Ma io non ho scritto un libro su di lui, e nemmeno su di me. Ho soltanto trasformato in parole - che certo non leggerà mai, che non gli sono destinate - quel che il suo semplice esistere mi ha arrecato. Una sorta di dono a mia volta elargito.
Quando ero bambina, lusso significava per me pellicce, abiti lunghi, e ville sulla riva del mare. Più tardi, ho creduto che fosse condurre una vita da intellettuale. Mi sembra ora che sia anche poter vivere una passione per un uomo o per una donna.
Passione Semplice - Annie Ernaux
giovedì 20 dicembre 2007
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ISAB
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14:26
Dalla donna che sono mi succede, a volte, di osservare nelle altre, la donna che potevo essere;donne garbate esempio di virtù,laboriose brave mogli, come mia madre avrebbe voluto.Non so perchè tutta la vita ho trascorso a ribellarmi a loro. Odio le loro minacce sul mio corpola colpa che le loro vite impeccabili, per strano maleficio mi ispirano;mi ribello contro le loro buone azioni, contro i pianti notturni sotto il cuscino, contro la vergogna della nudità sotto la biancheria intima, stirata e inamidata. Queste donne, tuttavia, mi guardano dal fondo dei loro specchi;alzano un dito accusatoree, a volte, cedo al loro sguardo di biasimoe vorrei guadagnarmi il consenso universale,essere "la brava bambina", "la donna per bene", la Gioconda irreprensibile,prendere dieci in condottadal partito, dallo Stato, dagli amici, dalla famiglia, dai figlie da tutti gli esseri che popolano abbondantemente questo mondo.In questa contraddizione inevitabile tra quel che doveva essere e quel che è,ho combattuto numerose battaglie mortali,battaglie inutili, loro contro di me- loro contro di me che sono me stessa -con la psiche dolorante, scarmigliata,trasgredendo progetti ancestrali, lacero le donne che vivono in meche, fin dall'infanzia, mi guardano torvoperchè non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni,perchè oso essere quella folle, inattendibile, tenera e vulnerabileche si innamora come una triste puttana di cause giuste, di uomini belli e di parole giocose, perchè adulta, ho osato vivere l’infanzia proibita e ho fatto l’amore sulle scrivanie nelle ore d’ufficio, ho rotto vincoli inviolabili e ho osato goderedel corpo sano e sinuoso di cui tutti i miei avi mi hanno dotata. Non incolpo nessuno.Anzi li ringrazio dei doni. Non mi pento di niente come disse Edith piaf: ma nei pozzi oscuri in cui sprofondo al mattino, appena apro gli occhi, sento le lacrime che premono, nonostante la felicità che ho finalmente conquistato, rompendo cappe e strati di roccia terziaria e quaternaria, vedo le altre donne che sono in me, sedute nel vestibolo, che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità. Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili…contro di me; contro questa donna fatta, piena la donna dal seno sodo e i fianchi larghi, che per mia madre e contro di lei , mi piace essere.
Non mi pento di niente di Gioconda Belli
è solo poesia, ma non per tutti, non tutte le menti e tutti i cuori possono capire queste (ed altre) meraviglie. Sono cibo per la mente e per l'anima, ma solo per chi una mente ed un'anima ce l'ha...
martedì 18 dicembre 2007
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ISAB
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03:38
«E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.»
P. Borsellino
«Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.»
G. Falcone
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ISAB
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03:17
"Amare per me fu tenere il respiro di Italia nelle braccia e accorgermi che ogni altro rumore si era spento. Lei è rimasta negli odori. E anche adesso, sai, se mi annuso le mani in questa stanza asettica, se schiaccio il naso nel fondo dei miei palmi, io so di trovare il suo odore. Perché lei è nel mio sangue."
"Chi ti ma c'è sempre, c'è prima di te.....prima di conoscerti."
lunedì 17 dicembre 2007
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ISAB
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13:31
Ecco una delle mie canzoni preferite,scritta da de gregori e interpretata magnificamente da Mimì....che dire è strepitosa, riflette tutti i momenti difficili della sua vita, mi commuovo ogni volta che l'ascolto,s'impossessa di me e mi emoziona particolarmente.De gregori prese spunto dalla visiuone di una signora che somigliava a Mia Martini sul lungo Tevere,davanti Palazzo di Giustizia.. con una bambina. E da lì immaginò di vedere Mia Martini e la sua storia,intrecciata alla realtà oggettiva davanti ai suoi occhi.Una delle canzoni più sottovalutate di De Gregori; probabilmente non è la sua più bella in senso assoluto, ma di certo ha un potere evocativo del tutto particolare. In questa interpretazione di Mimì si vede tutto il suo dolore,una sensibilità estrema e un linguaggio delicatissimo.
I testi delle canzoni tuttoggi denunciano mera superficialità nonchè una certa banalità; si punta principalmente su una questione formale e non contenutistica. Mimì sarà, sebbene il suo forte carattere elegiaco e disfattista, si eleva ad emblema di pura poesia.
I testi delle canzoni tuttoggi denunciano mera superficialità nonchè una certa banalità; si punta principalmente su una questione formale e non contenutistica. Mimì sarà, sebbene il suo forte carattere elegiaco e disfattista, si eleva ad emblema di pura poesia.
giovedì 13 dicembre 2007
Benvenuti nel mio mondo.....
questo è il mio spazio privato,terra di pensieri,riflessioni,musica,poesia.....Così come la luna raramente si mostra piena,c'è sempre una parte di noi che non mostriamo a nessuno. L'insieme di quei pensieri che non esterniamo mai,quelli che a volte restano nell'involucro della mente privi di una mano che ne liberi le pagine. Questo blog è l'altra parte di me! Del resto è sempre così, tutti vedono quello che sembri, ma pochi capiscono quello che sei, perchè non tutti sanno decifrarti o semplicemente perchè non ci si apre abbastanza.Se penso a me penso a qualcuno che sbatte i pugni contro il muro quando non riesce a cambiare le cose ma che alla fine non si arrende. lotta più che può, con tutte le armi che possiede e anche senza...Per tutti coloro che hanno amato, amano e ameranno,alle navi in navigazione e a quelle approdate in porti sicuri,alla mia famiglia, agli amici e agli estranei, con l'augurio che ogniuno possa trovare ciò di cui io sono alla ricerca continua, un porto in cui approdare interi e sentirsi a casa per sempre e che nessun vento, nessun ostacolo potranno mai distruggere....
questo è il mio spazio privato,terra di pensieri,riflessioni,musica,poesia.....Così come la luna raramente si mostra piena,c'è sempre una parte di noi che non mostriamo a nessuno. L'insieme di quei pensieri che non esterniamo mai,quelli che a volte restano nell'involucro della mente privi di una mano che ne liberi le pagine. Questo blog è l'altra parte di me! Del resto è sempre così, tutti vedono quello che sembri, ma pochi capiscono quello che sei, perchè non tutti sanno decifrarti o semplicemente perchè non ci si apre abbastanza.Se penso a me penso a qualcuno che sbatte i pugni contro il muro quando non riesce a cambiare le cose ma che alla fine non si arrende. lotta più che può, con tutte le armi che possiede e anche senza...Per tutti coloro che hanno amato, amano e ameranno,alle navi in navigazione e a quelle approdate in porti sicuri,alla mia famiglia, agli amici e agli estranei, con l'augurio che ogniuno possa trovare ciò di cui io sono alla ricerca continua, un porto in cui approdare interi e sentirsi a casa per sempre e che nessun vento, nessun ostacolo potranno mai distruggere....
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